Pratiche edilizie e il loro contributo all’efficientamento energetico

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L’Unione Europea ha adottato una nuova direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, introducendo un nuovo sistema di classificazione della prestazione energetica basato su una scala da A a G. Questa direttiva mira a rendere tutti i nuovi edifici quasi a zero energia entro il 2030, evidenziando il ruolo cruciale delle pratiche edilizie nell’efficientamento energetico. Le pratiche edilizie e le tecnologie innovative stanno quindi giocando un ruolo chiave nell’efficientamento termico, un aspetto fondamentale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell’UE. Questo articolo esplorerà come le innovazioni nelle pratiche edilizie e nei materiali possano contribuire significativamente all’efficientamento energetico degli edifici, ponendo l’accento su casi di studio e esempi di successo per fornire un quadro chiaro e pratico dell’impatto di tali strategie.

Le fondamenta dell’efficientamento energetico

Nel contesto dell’efficientamento energetico, le pratiche edilizie assumono un ruolo cruciale nella mitigazione dei cambiamenti climatici. Gli edifici sono responsabili dell’11% delle emissioni globali di CO2, con il 40% derivante dalla costruzione e dall’operatività. L’adozione di un modello di economia circolare e l’uso di prodotti sostenibili sono fondamentali per:

  1. Ridurre l’impatto ambientale: Migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere la produzione locale.
  2. Incentivare l’efficienza energetica: Attraverso l’utilizzo di materiali e tecnologie che riducono significativamente il consumo energetico negli edifici.

In Italia, il settore residenziale ha già superato i suoi obiettivi di efficientamento energetico, mentre i settori industriale e dei servizi presentano ampi margini di miglioramento. Le pubbliche amministrazioni hanno investito circa il 2% dei loro investimenti totali in efficienza energetica, con incentivi come il Conto Termico e il Fondo nazionale dell’efficienza energetica che stimolano ulteriormente gli sforzi in questo ambito.

Dal punto di vista normativo, la storia delle norme sull’efficienza energetica nel settore delle costruzioni, sia in Italia che in Europa, inizia negli anni ’70. Leggi come la Legge 373/76 e la Legge 10/91 hanno regolamentato la progettazione e la gestione dei sistemi edilizi, mentre direttive europee come SAVE, EPBD e EED hanno guidato lo sviluppo delle norme sull’efficienza energetica. L’Unione Europea ha stabilito obiettivi ambiziosi, tra cui una riduzione del 20% del consumo energetico entro il 2020 e del 11.7% entro il 2030, ponendo l’accento sull’importanza dell’efficienza energetica per proteggere i consumatori, in particolare quelli economicamente svantaggiati, garantendo l’accesso a energia a prezzi accessibili.

Asseverazioni e Certificazioni Energetiche

Le Asseverazioni e Certificazioni Energetiche rappresentano un pilastro fondamentale nelle pratiche edilizie per l’efficientamento energetico. L’Attestato di Prestazione Energetica (APE), obbligatorio in diversi contesti come stabilito dall’Articolo 6 del D.Lgs. 192/2005, gioca un ruolo chiave. Ecco alcuni punti salienti:

  • Casi di Obbligatorietà:
    • Nuove costruzioni, ristrutturazioni significative.
    • Vendita o locazione di immobili.
    • Edifici pubblici con superficie utile superiore a 250 m².
  • Validità e Responsabilità:
    • L’APE ha una validità di 10 anni, a condizione che il sistema di riscaldamento sia conforme alle normative.
    • È responsabilità del proprietario dell’immobile ottenere l’APE.
  • Classificazione e Esenzioni:
    • L’APE classifica gli edifici in 10 classi energetiche, da A4 (massima efficienza) a G (minima efficienza).
    • Sono esenti alcuni edifici, come quelli industriali e agricoli senza sistemi di climatizzazione, e quelli con superficie totale inferiore a 50 m².

L’emissione dell’APE deve essere realizzata da un professionista accreditato, il certificatore energetico, utilizzando software specifici che analizzano caratteristiche geometriche e di esposizione dell’edificio, materiali costruttivi, sistemi di riscaldamento, raffrescamento, idrici e fonti di energia rinnovabile. Questo processo non solo assicura la conformità alle normative vigenti ma orienta anche verso scelte consapevoli per l’efficientamento termico.

Tecnologie e Materiali Innovativi

Nel panorama dell’efficientamento energetico, l’innovazione gioca un ruolo chiave, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie e i materiali utilizzati nella costruzione e nella ristrutturazione degli edifici. Di seguito, alcuni dei progressi più significativi in questo ambito:

  1. Materiali Eco-sostenibili: La ricerca si concentra su materiali a basso impatto ambientale che soddisfano requisiti di sicurezza, isolamento termico e acustico, gestione informatizzata degli edifici, e energia per i sistemi. Tra questi, materiali avanzati per l’isolamento, materiali a cambiamento di fase, materiali riflettenti e radianti, e materiali a basso contenuto di carbonio.
  2. BIM (Building Information Modeling): Questa pratica, che prevede la progettazione di progetti su un unico modello 3D contenente tutte le informazioni necessarie per il cantiere reale, sta diventando sempre più comune. Il BIM permette una maggiore efficienza e precisione nella realizzazione dei progetti, contribuendo significativamente all’efficientamento energetico.
  3. Progetto SOS: Questo progetto mira a sviluppare materiali avanzati e eco-sostenibili per strutture rifugio multifunzionali, intelligenti e riconfigurabili, utilizzando materiali naturali come la canapa o la lana per l’isolamento. Finanziato attraverso il programma FESR-FSE 2014-2020, il progetto SOS esplora l’uso sostenibile di materiali critici, lo sviluppo di nuovi modelli di business e di consumo, e la promozione di pratiche sostenibili e di responsabilità ambientale.

Casi di Studio e Esempi di Successo

Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Italia, è fondamentale la ristrutturazione degli edifici ad alta intensità energetica. Un investimento di 56 miliardi di euro entro il 2033 potrebbe portare a risparmi energetici per 94 miliardi di euro nel corso di 20 anni, evidenziando una riduzione del consumo energetico di almeno il 60% promossa dall’UE attraverso progetti di ristrutturazione profonda. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una pratica positiva per promuovere l’efficienza energetica e affrontare la povertà energetica.

Un sondaggio del Centro di Ricerca Cortexa, che ha coinvolto oltre 500 architetti e ingegneri, ha esplorato la percezione dell’efficienza energetica nel settore delle costruzioni. L’articolo della rivista ENEA “Riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare di edilizia residenziale pubblica” sottolinea l’importanza dell’efficienza energetica nell’edilizia pubblica come mezzo per combattere la povertà energetica, in linea con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) che enfatizza la necessità di un approccio comprensivo per affrontare la povertà energetica, includendo misure tecniche, fiscali, normative e informative.

Secondo un sondaggio di Green Building Italia, il 78% dei proprietari di immobili in Italia ritiene che la sostenibilità ambientale dovrebbe essere applicata al settore delle costruzioni, con il 66% che pensa che le proprie abitazioni necessitino di miglioramenti nell’efficienza energetica. I miglioramenti più comuni effettuati dai proprietari sono l’installazione di finestre o porte ad alta efficienza energetica (38%) e sistemi di riscaldamento efficienti (37%), mentre il miglioramento più desiderato è l’installazione di pannelli solari (67%).

Conclusione

Attraverso l’analisi delle pratiche edilizie e delle innovazioni tecnologiche, questo articolo ha evidenziato l’indiscutibile contributo che tali strategie possono offrire nell’ambito dell’efficientamento energetico degli edifici. La legislazione europea e italiana, unitamente allo sviluppo di materiali eco-sostenibili e all’adozione di processi come il BIM e i progetti innovativi come il SOS, rappresentano passi fondamentali verso la riduzione dell’impatto ambientale e la promozione di un futuro sostenibile. Questi sforzi collettivi non solo hanno il potenziale di trasformare il panorama edilizio ma anche di rispondere in maniera effettiva alle sfide poste dai cambiamenti climatici.

L’impegno nel campo dell’efficientamento energetico apre la strada a significative opportunità di risparmio economico, migliorando nel contempo la qualità della vita delle persone e contribuendo alla lotta contro la povertà energetica. La ridefinizione del concetto di abitabilità e la continua ricerca di soluzioni innovative sono imperative per raggiungere gli obiettivi ambientali stabiliti. È quindi essenziale che tutti gli attori coinvolti – dal settore pubblico a quello privato, dagli esperti di costruzioni ai cittadini – collaborino attivamente per avanzare su questa strada verso un futuro più verde e energeticamente efficiente.

FAQs

Quali azioni sono considerate miglioramenti dell’efficienza energetica?

Le azioni volte a migliorare l’efficienza energetica comprendono tutte quelle operazioni finalizzate a ottimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche. Questi interventi mirano a bilanciare il fabbisogno energetico con le emissioni di inquinanti e sono spesso accompagnati da incentivi fiscali per incoraggiarne l’adozione.

Chi ha diritto a beneficiare degli incentivi fiscali per l’efficienza energetica?

Gli incentivi fiscali per il risparmio energetico sono accessibili a tutti i contribuenti, sia residenti che non residenti, indipendentemente dalla tipologia di reddito posseduto. Tra i beneficiari ammessi figurano le persone fisiche, incluse quelle che esercitano professioni o arti.

Quali tipi di lavori sono eleggibili per una detrazione fiscale del 65%?

I lavori che possono beneficiare di una detrazione fiscale del 65% includono interventi sull’involucro degli edifici con un massimale di detrazione di 92.307€, pari a un beneficio effettivo di 60.000 euro, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, e l’acquisto e l’installazione di schermature solari.

Che tipo di interventi rientrano nell’Ecobonus 65% per il 2024?

Per l’anno 2024, l’Ecobonus 65% coprirà interventi di efficientamento energetico che includono la sostituzione di impianti di riscaldamento esistenti con soluzioni ibride, che combinano pompe di calore con caldaie a condensazione, al fine di promuovere un uso più efficiente dell’energia.

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